Ortoidea
Vivere con i frutti della terra
Elisa e Roberta ci raccontano com’è gestire un ortofrutta tutto al femminile, tra mercati prima dell’alba e sinergia con i prodotti della natura.
Mele Gala, sì: sei cassette. Patate dolci, la varietà della settimana scorsa. Sui fagiolini abbiamo un problema: il prezzo è troppo alto. Anche noi abbiamo dei costi, lo sai. Devi farmi il prezzo di ieri… Sì, mi va bene. Quattro cassette.
Sono le cinque del mattino e il sole non sorgerà ancora per un pezzo, ma il mercato ortofrutticolo si è già riempito dei toni vivaci delle contrattazioni. Da queste parti ne senti di tutti i colori. Serve un carattere forte per confrontarsi con i coltivatori. Devi tener loro testa, tirare sui prezzi, altrimenti ti mangiano.
Nel chiacchiericcio spiccano due voci, ferme, decise: come ogni mattina a quest’ora, Elisa e Roberta fanno la spesa per il loro ortofrutta. Non si trovano molte donne da queste parti, quindi bisogna essere ancor più determinate. Un paio d’ore, si carica il furgone e si parte, verso una nuova giornata.
Ortoidea è un affare di famiglia. Le sorelle Baron l’hanno aperto a Padova ventitré anni fa e continuano a gestirlo, ogni giorno con la stessa energia. Elisa ha cominciato a diciannove anni, dopo il diploma in ragioneria, insieme alla sorella maggiore, Barbara. Roberta le ha raggiunte poco dopo, lasciando la sua impresa di pulizie. A gennaio 2023, il nuovo inizio: Barbara lascia la gestione alle sorelle, il negozio chiude per ristrutturazione e si rinnova completamente. E l’avventura continua.
Per Elisa e Roberta, Ortoidea è una casa e un figlio: richiede tutto l’impegno che possono dargli e le soddisfazioni sono impagabili.
Arrivano in negozio verso le sei e trenta, con i risultati delle contrattazioni al mercato. Si scarica il furgone, si prepara il banco, si riceve il pane e si sistema anche quello. Si pulisce tutto e si parte con il taglio delle verdure. Intanto, un paio di caffè tengono alte le energie.
I primi clienti arrivano alle sette. Un signore prende il cartone del latte, una ragazza il pane. Quasi sempre gli stessi. La mattina si riempie per gradi e certi giorni bisogna correre – di lunedì è una regola. Tutto quello che è esposto arriva fresco ogni giorno, Elisa e Roberta lo preparano al momento.
Non ci sono soltanto frutta e verdura. Oltre al banco del pane, a guardarsi intorno si scoprono altri angoli suggestivi. La gastronomia è aperta da poco, Elisa e Roberta ci preparano pietanze a crudo. È già molto gettonata.
Poi ci sono i fiori e le piante. Le ragazze le hanno introdotte per mettere ordine in negozio, e certo richiedono anche quelle il loro impegno, tra irrigazione e tutto. Amano sperimentare con le composizioni e hanno scoperto che anche le clienti gradiscono. Perciò Ortoidea vende anche mazzi di fiori e pianticelle, ora. Le persone che apprezzano sono uno stimolo a continuare.
Elisa ci mostra i prodotti ortofrutticoli più particolari, quelli che non trovi al supermercato. «I clienti danno tanta soddisfazione, in questo senso. Il rapporto con loro, le idee, gli stimoli.»
La soddisfazione più grande è scoprire ogni giorno come sarà composto il banco. «Lavoriamo con una materia prima che amiamo» ci dice Roberta. «Lavoriamo con la natura, per noi è fondamentale. Con frutta e verdura possiamo creare tante cose. Ogni giorno il banco va ricreato ed ecco che arriva qualcosa di nuovo.»
In Ortoidea questa natura la senti davvero, ti circonda, fa respirare. Non c’è da stupirsi che i clienti affezionati lo preferiscano al banco impersonale del supermercato.
Il negozio chiude alle 13, e alle 16 si riparte. Si fa pausa solo il mercoledì e il sabato pomeriggio. La vita fuori dal negozio è altrettanto piena. C’è da stare con i figli, portarli a calcio e ginnastica, passare del tempo con loro. La famiglia è un supporto fondamentale, perché la sera si rientra alle otto, e per le dieci al massimo bisogna essere a letto. Il giorno dopo si riparte alle quattro, neanche il cane si sveglia a quell’ora.
Elisa e Roberta sono sorelle vere: unite, determinate. Tutte le mattine prima dell’alba al mercato ci vanno insieme, aprono il negozio insieme. «Il mercoledì pomeriggio prenotiamo perfino l’estetista insieme» ride Roberta. «Ceretta e unghie, a turno. E se ci avanza tempo una puntatina da Monmiel. Noi due ci completiamo. Elisa segue di più la parte operativa, è molto precisa. Io delle due sono quella creativa.»
Chiacchieriamo tra pomodori e cocomeri, interrotte da un cliente di tanto in tanto. È una vita che richiede tanta energia, questo l’abbiamo capito. La sera c’è da pulire, sistemare le rimanenze in cella frigo, e si riparte sempre presto. Vacanze solo a ferragosto, e ad Elisa e Roberta piace così. Ortoidea è come un altro figlio. Impensabile separarsi per più di qualche giorno. Le sorelle Baron sono toste, felici e appagate.
«Quando lavori tanto, quando vedi che il frigo si svuota, che viene molta gente: quello ti dà la carica per continuare.»